Al momento stai visualizzando E tu sei libero?

E tu sei libero?

III Domenica di Quaresima

Vangelo secondo San Giovanni cap. 8 versetti dal 31 al 59

Carissimi sorelle e fratelli,

la Terza Domenica di Quaresima ci propone non solo lo scontro tra Gesù e i giudei che avevano creduto a Lui, ma quello che ci riguarda tutti quello: tra schiavitù e libertà! Ci troviamo di fronte ad un duello decisivo, dove in gioco c’è la vita o la morte dell’anima!

Il Signore Gesù afferma: “Chiunque commette il peccato è schiavo del peccato”.

Cerchiamo di capire meglio cosa questo significhi facendoci aiutare da una riflessione del grande Dottore Angelico S. Tommaso d’Aquino:

L’uomo libero è colui che appartiene a se stesso (cioè che sa gestire responsabilmente le sue scelte). Lo schiavo invece appartiene al suo padrone. Dunque, chiunque determina se stesso, agisce liberamente, mentre colui che viene determinato da un altro, non agisce liberamente.” Aggiunge ancora S. Tommaso: “…da questo deduciamo che colui che evita il male non perché è male, ma a motivo di un comandamento dato dal Signore, vale a dire, per la sola ragione che è proibito, costui non è ancora libero! Chi invece evita un male perché è un male, questo sì che è libero! Ora, proprio questo è quanto opera lo Spirito Santo, il Quale perfeziona interiormente il nostro spirito comunicandogli un dinamismo nuovo che noi chiamiamo Grazia, così che egli si astiene dal male per amore, e così egli è libero, non perché sia sottomesso alla Legge divina, ma perché si sente mosso interiormente e non obbligato a fare ciò che la Legge divina prescrive”.

Le parole di S. Tommaso d’Aquino sono un invito a guardaci dentro e a metterci in gioco.

Molti credono ancora che essere Cristiani significhi comportarsi in modo tale da non fare una determinate cose perché è proibito da Dio o dai Suoi Comandamenti: questo è vero per gli ebrei, per i Cristiani è troppo poco, è ancora una schiavitù!

Il Signore Gesù ci spinge molto più in profondità: non fare una cosa per paura di Dio o perché Lui l’ha proibita, questo manifesta un rapporto con un Dio che non quello che Gesù Cristo ci ha fatto conoscere. Piuttosto proprio perché so che Dio mi ama, ed ama ogni uomo, quello che mi dice lo dice per il bene e solo per il bene: allora io capisco e sento che quella “cosa” è sbagliata.

Solo in questo modo si diventa liberi davvero.

Per essere Santi, cioè veri Cristiani, non bisogna eseguire supinamente dei comandi! Ma cogliere l’Amore e la Verità delle Parole che il Signore ci invita a vivere! Gesù vuole persone libere!

Dio non vuole degli schiavi! Non plagiati, condizionati dalla paura della punizione di un Padrone implacabile! Dio vuole dei figli liberi davanti a Sè! Perché Dio è Padre!

Dio desidera che arriviamo a pensarla come Lui: il figlio che la pensa come il Padre!

Il punto sta proprio qui allora:

Come vivere in questo mondo insieme ad altre persone e restare liberi?

Come rimanere capaci di amare, donando gratuitamente la vita anche quando le altre persone non mi amano?

Come vivere in questo mondo avendo a che fare con il denaro, con le cose che ci servono e non diventarne schiavi, restare indipendenti?

Questo fa parte dell’etica cristiana, del retto comportamento dell’uomo in mezzo agli altri uomini.

Gli “altri” sono tutti, uno per uno: la fidanzata, il marito, i genitori, gli amici…

L’amore non è possesso. Il Cristiano lo sa che amare significa aiutare liberamente, gratuitamente, per la gioia di fare il bene dell’altro e andare avanti! Aiutare ad essere liberi “dentro”!

Per essere liberi “dentro” bisogna innanzitutto essere liberi da noi stessi.

Cosa significa essere liberi da se stessi?

Libero da se stesso è colui che non è mai troppo sicuro se stesso!

Attenzione alla tentazione di aver sempre in noi stessi le ragioni per dire o fare la cosa giusta in quel momento!

Spesso siamo troppo sicuri di avere in noi le ragioni, la ragione per ogni situazione, e allora non siamo liberi da noi stessi, e… quando non siamo liberi da noi stessi “schiavizziamo” noi stessi e gli altri.

Quando si vuol avere sempre ragione si cerca di condizionare, di determinare gli altri.

La libertà da se stessi è la capacità (grazia dello Spirito Santo da implorare) che bilancia il vero bene altrui insieme al proprio (e non solo il proprio).

È veramente libero da se stesso chi sa e sperimenta con gioia che anche un bambino può insegnare qualcosa.

È l’esperienza quotidiana dei buoni genitori: i bambini insegnano sempre qualcosa, anche se sono molto piccoli.

Spirito di libertà da se stessi vuol dire ricordare sempre che tutto ciò che accade a noi o fuori di noi è sempre sotto lo sguardo amorevole e provvidente di Dio.

Attenzione a non essere noi stessi il “metro” della realtà!

Attenzione a non essere noi il “Padreterno” che decide che cosa ha valore e che cosa non lo ha, perché questo significa essere schiavi di se stessi, del peccato di superbia e supponenza.

Solo Dio nella Sua Parola, ci dice il vero valore delle realtà, solo Lui giudica con la Sua Giustizia ed Infinita Misericordia le persone.

La chiusura agli altri, l’egoismo (che è già peccato) non è libertà ma è schiavitù. Alla gente che diceva a Gesù: “Noi non abbiamo peccato”, Lui rispondeva: “Avete peccato, ma non vi siete accorti di peccare”.

Non ci si accorge di peccare non ci si accorge neanche di non essere liberi!

Per essere liberi bisogna sottrarsi al dominio delle cose e a quello della gente, in maniera da poter vedere come Dio.

Per essere liberi bisogna ascoltare con fede e amore la Parola del Signore Gesù, con fede e amore accoglierla e viverla! Accogliere e vivere tutti i doni che tramite l’azione dello Spirito Santo il Signore ci fa nella Sua Chiesa, specialmente la Grazia e la Gioia impareggiabile dei Sacramenti: il Perdono nella Santa Confessione, il nutrimento dell’anima nella Santissima Eucaristia.

Solo così saremo liberi dal peccato, liberi da noi stessi e mai d’inciampo tra le persone e Dio.

Questa Quaresima così particolare ci aiuti ad arrivare a Pasqua così che il Signore possa essere orgoglioso di ciascuno di noi e possa dire: “Questo è veramente un figlio libero davanti a Me”.

Santa Domenica!

Vi benedico di cuore!

In G. M. G. Don Stefano