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Angeli o uomini…sempre messaggeri di Vita Nuova!!!

LUNEDÌ “IN ALBIS”O “DELL’ANGELO”

Secondo giorno dell’Ottava di Pasqua

13 aprile 2020

Cfr.1 Pt 1, 3

Sia benedetto Dio,

Padre di Gesù Cristo nostro Signore,

che nella sua misericordia

ci ha fatto rinascere e sperare nella vita senza fine

perché Gesù Cristo è risorto dai morti, alleluia.

 

Lettura del Vangelo secondo San Luca…. cap. 24 versetti 1-12

In quel tempo. Il primo giorno della settimana, al mattino presto le donne si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.

Carissimi sorelle e fratelli,

è il tempo della Vita Nuova!!!

Si dice da più parti e giustamente, in questi giorni così concitati e sofferti che tutto il mondo sta attraversando, che l’esperienza della pandemia ci cambierà il modo, l’abitudine di vivere!

Certamente siamo stati costretti almeno da qualche settimana a cambiare il modo di vivere, per sopravvivere al contagio.

Ma anche la Pasqua ha qualcosa di molto interessante da dirci a proposito!

Oggi è il secondo giorno dell’Ottava di Pasqua, chiamato Lunedì in Albis o dell’Angelo

Cerchiamo di capirne insieme il significato:

Ottava di Pasqua: gli otto giorni (Domenica di Pasqua compresa) che potremmo dire formano come un unico arco temporale Liturgico, come un unico grande giorno di Pasqua!

È bellissimo!

La Liturgia ci educa a pensare e vivere, in un certo senso, già su questa terra quella dimensione di eternità (senza divisione di tempo e la scansione degli orari che regolano la vita del mondo), che la Pasqua di Cristo ha inaugurato per coloro che sono rinati nella fede, uniti a Lui nel Fonte Battesimale.

Quindi se la Settimana Santa, è chiamata Autentica perché modello di tutte le Settimane da vivere nel tempo, l’Ottava di Pasqua è la Settimana “Anticipo” della Gioia Eterna che ci aspetta nella comunione piena con Dio-Trinità, la Beata Vergine Maria e tutti i Santi, che chiamiamo Paradiso!

Questa Ottava di Pasqua è chiamata anche Settimana in Albis.

Anticamente coloro che erano stati battezzati nella Notte di Pasqua dovevano indossare la veste bianca (segno della loro nuova vita) negli otto giorno successivi alla Pasqua.

La veste è chiamata alba (dal latino alba «bianca», albus «bianco» come la Luce).

Questo termine fa riferimento proprio a quella fase di passaggio dalla notte al giorno, in cui, per effetto della rifrazione e della diffusione dei raggi solari nell’atmosfera, si manifesta il primo chiarore del mattino, prima dell’apparire del sole sull’orizzonte, con una luminosità via via crescente.

La Nuova Alba della Storia è la Pasqua di Cristo, che con La Sua Passione e Morte è Passaggio alla Vita Nuova: dalla notte della morte e del peccato alla Luce della Risurrezione!

Coloro che rinascono in Cristo, anche nel segno esteriore di questa veste, manifestano la loro nuova vita in Lui!

Ma questo giorno del Lunedì dell’Ottava è chiamato anche dell’Angelo.

Come abbiamo ascoltato nel Vangelo di San Luca “due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante…”

Queste due figure che “…si presentano…” in forma umana “…due uomini…”– sottolinea Luca – alle donne che vanno al sepolcro per imbalsamare (cospargere di balsami, di unguenti profumati) il corpo di Gesù, hanno però un aspetto alquanto insolito “…in abito sfolgorante…”

Anche questo particolare del vestito ci rimanda all’alba, la veste bianca dei neofiti.

Pensate anche all’abito sfolgorante di Gesù che si Trasfigura sul Monte Tabor davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni, anticipando e profetizzando la Risurrezione:

Lc 9, 28-2928Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.29E, mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.

Dunque la veste bianca ci parla di una vita nuova, una dimensione diversa della vita, quella di chi fa già parte del Regno dei Cieli, che appartiene a Dio!

Ma questi due uomini in abito sfolgorante compiono un’azione che li identifica, definisce il loro compito! Portano un messaggio alle donne: “…ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò…”

Sono Messaggeri di Dio! In greco infatti ἄγγελος (pronuncia: ánghelos), traduzione dell’ebraico מלאך, mal’akh, e significa “messo”, “inviato”, messaggero”, “servitore”.

L’esistenza degli angeli – creature di Dio di natura spirituale, incorporea – è una verità di fede confermata dalla Sacra Scrittura e dalla tradizione cattolica. Il grande Padre della Chiesa Sant’Agostino dice che il termine Angelo definisce non la natura ma l’ufficio, cioè il compito, assegnato da Dio.

“15.[v 4.] Egli fa i suoi spiriti angeli, e fuoco ardente i suoi ministri. In merito a questo, benché noi non vediamo la presenza degli angeli, trattandosi di cosa che sfugge ai nostri occhi ed esiste nel gran regno di Dio imperatore, tuttavia sappiamo per fede che gli angeli esistono, troviamo scritto che sono apparsi a molti e lo crediamo al di fuori di qualsiasi legittimo dubbio. Ora gli angeli sono spiriti, ma in quanto spiriti non sono angeli: è quando sono inviati che diventano angeli. La parola angelo infatti designa l’ufficio, non la loro natura. Se si chiede il nome di questa natura, si risponde che è spirito; se si chiede l’ufficio, si risponde che è angelo: per quello che è, è spirito, mentre per quello che compie è angelo. Osserva questa distinzione nell’uomo. Uomo è il nome della natura, soldato è il nome dell’ufficio: essere umano è il nome della natura, banditore è il nome dell’ufficio. Difatti un uomo può diventare banditore, cioè chi era uomo diventa banditore, e non chi era banditore diventa uomo. In egual modo dunque, coloro che già erano spiriti, fatti tali da Dio creatore, questi li fa angeli inviandoli ad annunciare i suoi ordini, come fa fuoco ardente i suoi ministri. Leggiamo ché il fuoco apparve nel roveto, leggiamo anche che fu inviato il fuoco dal cielo e compì quanto gli era stato comandato. Esso dunque servì nel compiere l’incarico: esistendo, restava nella sua natura; eseguendo l’ordine ricevuto, prestò un suo servizio. Questo è il senso letterale del versetto, riferito alla creatura. Sono realtà spirituali alle dirette dipendenze di Dio.” [Sant’Agostino – Enarratio in Psalmos CIII,1,15.]

Cerchiamo però di capire il nesso che c’è tra la veste bianca dei Battezzati – cioè ogni cristiano dunque anche noi -, e la missione degli Angeli che annunciano Cristo Risorto a Vita Nuova!

Se portare la veste bianca significa essere rinati a Vita Nuova in Cristo nel Battesimo e se avere l’abito sfolgorante come gli angeli significa portare l’annuncio che Cristo è Risorto: l’equazione ci dice che ogni cristiano è chiamato ad essere messaggero! 

Non perché abbia la natura angelica, ma per la funzione che ha ricevuto attraverso il dono della fede.

Siamo dunque anche noi ri-vestiti di Cristo e in-vestiti da Cristo!

Il dono ricevuto diventa la nostra missione nella vita di ogni giorno, chi è diventato figlio di Dio ha il compito preciso ed entusiasmante di comunicare a tutti coloro che incontra con le parole e con i fatti che Cristo è Risorto!

“…Perché cercate tra i morti colui che è vivo?…”

Cristo Gesù il Signore è vivo!!!

Questo l’annuncio è il messaggio da portare, non solo per otto giorni come l’abito (la veste bianca), ma come l’habitus nuovo, il modo nuovo e il compito nuovo che possiamo vivere, e che cambia davvero tutta la vita, in ogni suo aspetto di chi lo assume, là dove vive!

Messaggeri di Vita Nuova!!!

Vi abbraccio e vi benedico con tutto il cuore!

Vostro in G. M. G. Don Stefano