Abbiamo peccato, Signore:
perdona le nostre colpe e salvaci.
Tu che hai guidato Noè sulle onde del diluvio, ascoltaci.
Tu che hai richiamato Giona dal profondo del mare, liberaci.
O Cristo Figlio di Dio,
che hai teso la tua mano a Pietro che affondava,
vieni in nostro aiuto
perché la festa prossima
ci trovi tutti innocenti, tutti riscattati.
✠Lettura del Vangelo secondo San Luca cap. 18 versetti 31-34
In quel tempo. Il Signore Gesù prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e si compirà tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo: verrà infatti consegnato ai pagani, verrà deriso e insultato, lo copriranno di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà». Ma quelli non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.
“…non compresero nulla di tutto questo…”
Carissimi sorelle e fratelli,
gli apostoli, come abbiamo ascoltato, sono i primi a non capire, a non comprendere spesso i discorsi di Gesù!
Addirittura San Luca evangelista, in questo caso sottolinea che l’annuncio della terribile Passione, Morte e Risurrezione di Gesù è un “…parlare” che ”restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.”
Eppure i Dodici facevano parte del popolo d’Israele, e pure non essendo persone di grande cultura conoscevano senz’altro le Scritture, le avevano ascoltate sin da piccoli ed ogni Sabato in Sinagoga.
Come mai non riuscivano a capire? Perché non riconoscevano nelle Parole di Gesù il compimento di “…tutto ciò che fu scritto dai profeti…”?
Anche noi molto spesso, non riusciamo a capire il Vangelo, anche se pensiamo di sapere già tutto!
Sarà capitato anche a voi di essere alla celebrazione della S. Messa (in questi tempi purtroppo solo in TV o sul Web) e di pensare: “ah, sì!…l’ho sentito tante volte questo racconto del Vangelo…So bene come va a finire!” Beh! È proprio una di quelle occasioni in cui non siamo nella disposizione giusta per accogliere nuovamente quella Parola del Signore!
Sì! Nuovamente! Perché la Parola del Signore è sempre nuova, piena del Suo Spirito di Vita!
Proprio Gesù nello stesso Vangelo di Luca, scioglie questo enigma e con esso l’incapacità di comprendere Chi Lui è veramente!
In due apparizioni Gesù Risorto si esprime così: la prima ai discepoli di Emmaus in fuga da Gerusalemme (Luca 24, 25-27) «…25Gesù disse loro: “Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! 26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”. 27E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui…»
Poi ancora agli apostoli riuniti il Risorto dice: (Luca 24, 44-48) «44Poi disse: “Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi”.45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: “Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni. »
Questo ci fa comprendere che per entrare nel Mistero di Gesù, bisogna entrarci sempre con Lui!
Gesù stesso alla Luce e per la potenza della Sua Risurrezione, per la potenza vivificante dello Spirito Santo illumina il cuore e l’intelligenza di chi vuole conoscerLo. Gli fa sperimentare la gioia e la consolazione di approfondire ogni volta nuovamente il Mistero d’Amore e Salvezza della Sua Passione e Morte di Croce.
Come direbbe S. Paolo: 1 Corinzi 15, 17 «…17ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede…»
Invochiamo allora la Presenza Vivente di Gesù Risorto in ogni circostanza della nostra vita, specialmente le più buie e oscure!
Invochiamo la Sua Forza di Vita e d’Amore lo Spirito Santo perché ci illumini e nella Sua Parola ci faccia scoprire e capire il senso di ogni cosa che viviamo!
PREGHIAMO INSIEME CON LE PAROLE DELLA LITURGIA
Il Signore mi ha detto: «Tu mi aprirai la porta del tuo cuore
e a tu per tu noi ceneremo insieme».
Ti ringrazio e ti lodo, mio Dio,
per avermi chiamato, Maestro,
luce del mio cuore.
Anima mia, benedici il Signore
che ti corona di misericordia
e in Cristo tutto ti ha donato.
Anima mia, benedici il Signore
che ricolma di beni la tua vita.
Cristo è la grazia, Cristo è la vita,
Cristo è la risurrezione.
Vi abbraccio e vi benedico con tutto il cuore!
Vostro in G. M. G.
Don Stefano