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La scala di Giacobbe…non è più un sogno!!!

MARTEDÌ DELLA II SETTIMANA DI PASQUA 

21 aprile 2020

Lettura del Vangelo secondo San Giovanni… cap. 1 versetti 43-51

In quel tempo. Il Signore Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaele gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Carissimi sorelle e fratelli,

è il tempo della Vita Nuova!!!

Tempo di cieli aperti!

Prosegue con gioia ed entusiasmo cristiano il nostro cammino con il Signore Gesù, che è il nostro ”apripista”!

Colui che per primo vuole camminare per le strade della nostra Galilea, della nostra vita quotidiana: “…Il Signore Gesù volle partire per la Galilea…”

Gesù vuole incontrarci e chiamarci ogni giorno, per nome, uno per uno, quasi come a svegliarci dal sonno dell’abitudine o dell’indifferenza.

Una chiamata sempre nuova ogni giorno, come quella fatta ai primi discepoli e poi apostoli: “…trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!».”

E anche quando incontra la nostra diffidenza, titubanza o addirittura la riluttanza come in Natanaele: “…Natanaele gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?»”

Il Signore non si ferma e mostra il mistero del Suo Amore per ognuno di noi, per ogni uomo: Amore che ci ha pensato, voluto e conosciuto dall’Eternità, prima che fossimo formati nel grembo di nostra madre, come dice al profeta Geremia: “Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni” (Geremia 1, 5)

“…Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?»”

Il Signore ci sorprende non solo perchè dimostra di conoscerci ed amarci molto più di chiunque altro, ma perché ha in serbo per noi, ogni giorno, nuove grandi sorprese:

«…Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».”

Vedremo cose più grandi stando con il Signore Gesù, perché in Lui, nella Sua Passione, Morte e Risurrezione, si è compiuto l’antico sogno di Giacobbe “…Giacobbe partì da Betsabea e si diresse verso Carran. Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese là una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa.” Genesi 28, 10-12

Con la Pasqua del Signore Gesù il cielo e la terra sono per sempre congiunti, il Dio della Vita è sempre con coloro che lo cercano!

Vi abbraccio e vi benedico con tutto il cuore!

Vostro in G. M. G. Don Stefano