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Progetti speciali e progetti di vita – il nuovo inizio di M. J.

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– Il Ghana

“Sono cresciuto in Ghana, figlio unico di genitori separati e ho sempre vissuto da solo con la mia mamma. Ho deciso di venire in Europa ancora prima di iniziare le superiori perché la nostra povertà mi faceva paura e l’Italia sembrava il Paese in cui i sogni diventano realtà. Ricordo bene quando sono partito perché quel giorno dissi a mia mamma che stavo andando da mio zio; sapere la verità le avrebbe inflitto troppo dolore.” Mentre lo racconta M. volge lo sguardo verso la finestra, ma gli occhi non vedono il cortile su cui si affaccia la Cucina Industriale, vedono un altro cielo, un altro sole, un’altra terra.

“Il viaggio è stato lungo e difficile – racconta – dal Ghana sono riuscito ad arrivare in Libia, da lì mi sono imbarcato e dopo giorni e giorni di solo mare finalmente sono arrivato in Italia. Dopo varie traversie, sono stato accolto in un centro a Milano” continua, questa volta volgendo lo sguardo verso di me, gli occhi non più nostalgici ma vispi e brillanti.

“Qui mi sono sentito accolto e ho avuto la possibilità di riprendere gli studi e di imparare l’italiano. Quello con Progetto Mirasole è stato il mio primo colloquio di lavoro – racconta ridendo e grattandosi la fronte con l’indice-. Essere assunto in cucina per me ha significato incominciare un nuovo, emozionante, percorso di vita.”

-Una Cucina Industriale per alimentare il futuro

La Cucina Industriale di Via Agordat, a Milano, è una cucina professionale e professionalizzante. Lì, all’interno della produzione alimentare ordinaria il capocuoco individua costantemente degli spazi per la formazione di personale in reinserimento lavorativo.

“Imparando una professione mi sento, al contempo, utile ad altre persone che sono in difficoltà come lo ero io anni fa – continua M.- Per il mio futuro desidero continuare a studiare perché sono incoraggiato a capire la mia vera aspirazione e ad avere il coraggio di seguirla!”

-E la cucina?

“La cucina risponde alla necessità del singolo o di un gruppo di persone preparando con attenzione cibi adatti a tutte le necessità perché bisogna fare attenzione ai dettami alimentari delle singole religioni, alla stagionalità dei prodotti, ai bisogni nutritivi di chi ha bisogno di diete personalizzate come neonati, anziani o persone con allergie. E questo rende ogni giorno un nuovo giorno, con nuove ricette, nuove esigenze da seguire… insomma c’è sempre qualcosa da imparare.”

Proprio la cucina per Progetto Mirasole è occasione educativa e luogo di formazione e reinserimento: il 47% del personale impiegato ha alle spalle storie di difficoltà e fragilità.

“In cucina garantiamo la preparazione, il trasporto 7 giorni su 7 e tutti i giorni, di giornate alimentari complete di colazione, pranzo e cena. È un gran lavoro ma sai che stai facendo qualcosa per qualcuno, e questo vince su tutta la fatica” conclude M.